Petra, la meraviglia della Giordania
Un viaggio in Giordania, la culla della civiltà, non può non considerare una visita approfondita a Petra, la città perduta. Si tratta di una città scavata nella roccia più di 2000 anni fa dai Natabei un’industriosa civiltà araba che ne fece un centro di commercio e una delle vie principali per l’oriente. Petra in Giordania è un gioiello ingegneristico per i sistemi di dighe e canali e la meravigliosa componente monumentale che la distingue ha fatto si che sia entrata di diritto nella lista delle sette meraviglie del mondo.
Petra è considerata una città perduta poiché dal XIV al a XVII la città scomparve dalla coscienza occidentale, per essere riscoperta solo nel 1812 da Johann Ludwig Burckhardt grazie all’aiuto delle guide locali. Tuttavia riportare alla luce le meraviglie dell’altrimenti detta Città Rosa non fu facile. Quella che gli arabi chiamavano città delle tombe (stiamo sempre parlando di Petra) era infatti vietata ai non mussulmani. Burckhardt così fu costretto a fingersi mussulmano e, facendosi conoscere con il nome di Sheik Ibrahim ibn Abdallah, cominciando a vestire e a sposare le usanze arabe, convinse due guide locali a condurlo sulla tomba del profeta Aronne per sacrificare una capra ad Allah. Una volta li Burckhardt riuscì a trarre del monumento rupestre di El-Khazneh Firaun un piccolo bozzetto grazie al quale nel 1822 potè far riscoprire a tutt’Europa la città perduta di Petra in Giordania e le sue meraviglie.
Oggi la città patrimonio dell’UNESCO è completamente visitabile e le sue meraviglie sono ottimamente descritte ed esposte su guide approfonditissime.
Intraprendete un viaggio a Petra in Giordania e rivivete le emozioni di riscoprire una città scomparsa.