Balli caraibici: la habanera di Cuba, il tango dei Caraibi
Tra i balli caraibici, la habanera è l’unico a meritare il titolo di “tango dei Caraibi”: lenta, sensuale, e venata da una nota di romantica malinconia, è una danza che ha affascinato i più grandi compositori, come Ravel e Bizet.
La habanera è una musica ricca, variegata: nelle sue note e nei suoi ritmi è possibile sentire l’Africa, la Spagna e La Havana, musiche e culture diverse che si fondono in un solo genere. E infatti l’origine della habanera è controversa: probabilmente è nata a Cuba, l’isola più grande dei Caraibi, in un connubio di influenze latine e africane. Del resto habanera significa proprio “musica de l’Havana”.
E la habanera, attraverso l’Argentina e la Spagna, nel XIX secolo è riuscita a conquistare anche l’Europa, fino a diventare uno dei primi balli caraibici ad avere diffusione mondiale.
Dalla habanera hanno poi tratto origine i balli più rappresentativi dei paesi vicino a Cuba: il tango in Argentina, il ragtime, la danza in Messico. E tutti questi conservano in sé la vena malinconica del ballo da cui derivano. Quella stessa malinconia che ha portato Maurice Ravel a comporre il terzo movimento della Rapsodia spagnola, e George Bizet a scrivere L’amour est un oiseau rebelle nella Carmen.
La habanera, quindi, è un po’ la madre dei moderni balli caraibici.
La Havana è la patria della habanera. Per ballarla dove è stata inventata, non resta che una cosa da fare: prenotare una vacanza a Cuba.
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