Marsa Matrouh: sole e mare nell’Egitto incontaminato
Marsa Matrouh rappresenta il perfetto connubio tra la ricerca di un Egitto genuino, ma senza rinunciare alla presenza di strutture turistiche con standard occidentali. Marsa Matrouh è diventata di recente una meta ambita anche dagli italiani, mentre fino al 2005 era appannaggio dei turisti egiziani: si capisce quindi come lo sviluppo turistico non sia nemmeno comparabile con quello delle località del Mar Rosso, quali Sharm o Marsa Alam.
La più grande differenza con queste ultime mete è l’assenza della barriera corallina: Marsa Matrouh infatti non si affaccia sul Mar Rosso, ma sul Mediterraneo, trovandosi nella parte settentrionale dell’Egitto, a 240 Km da Alessandria.
Niente barriera corallina significa l’assenza di quei coralli e pesci coloratissimi che hanno fatto dell’Egitto la meta ‘europea’ per antonomasia dello snorkeling e delle immersioni. Ma diciamolo chiaramente: i turisti italiani che affollano le spiagge del mar Rosso non sono poi tutti sub professionisti; si sceglie l’Egitto soprattutto per fuggire dall’inverno a prezzi accessibili e rilassarsi.
Se vi recate a Marsa Matrouh troverete il modo di compensare l’assenza della barriera corallina! Innanzitutto l’accoglienza, ottima nelle strutture ricettive (io ho soggiornato presso il Villaggio Italiano di Eden Club), gestite da tour operator italiani, ma di proprietà egiziana.
Marsa Matrouh si presenta come un porto marittimo placidamente adagiato su calme e turchesi acque, che bagnano spiagge di sabbia bianchissima. La località è comoda per una visita ad Alessandria, al sacrario italiano di El Alamein (a circa 200 Km) e all’isoletta di Rommel, posta di fronte ad essa, dove è possibile rilassarsi sull’omonima spiaggia e visitare anche il bunker in cui si nascose, durante la Seconda Guerra Mondiale, il comandante Rommel, noto come ‘la volpe del deserto‘.
Il soggiorno a Marsa Matrouh si svolge essenzialmente all’interno dei villaggi turistici, con l’opzione di fare escursioni in una delle tantissime aeree archeologiche o naturalistiche dell’Egitto. Rispetto alle altre località, da Marsa Matrouh si raggiunge abbastanza facilmente l’oasi di Siwa, nei pressi del confine con il deserto libico.
Una visita fuori dal villaggio invita alla scoperta delle belle spiagge nei dintorni della città, come Aghiba (caratterizzata da acque trasparenti e suggestive grotte naturali) o di quelle di Marsa Matrouh, riservate però agli egiziani.
A Marsa Matrouh il turismo di massa non è ancora arrivato, i bambini giocano per la strada tra le casette basse e tra i mezzi di trasporto è ancora utilizzato anche l’asino, adibito al traino delle carette.
Marsa Matrouh è quindi da molti considerata come un’alternativa ai Caraibi situata a poche ora di volo dall’Italia (meno di tre da Roma) con tutto il fascino dell’Egitto autentico, fatto di curiosità, rispetto e sorrisi degli abitanti.