Egitto: escursione nel Deserto blu di Sharm el Sheikh
Il Deserto blu di Sharm el Sheikh, in Egitto, deve il suo nome a un evento peculiare. Nel 1980, l’artista Jean Verame ebbe un’intuizione: disegnare, letteralmente, una linea di pace nel deserto del Sinai. Con dieci tonnellate di vernice offerte dalle Nazioni unite, Verame riuscì a dipingere ben quattro miglia di questa penisola.
Da allora, le rocce nel tratto compreso tra il monastero di santa Caterina e Dahab divennero blu. E tutt’oggi questo deserto rappresenta uno degli scenari più stupefacenti dell’Egitto e di Sharm el Sheikh: file di rocce dipinte di blu che si ergono contro il colore acceso e allo stesso tempo avvolgente della sabbia del deserto del Sinai.
Un luogo del genere non può che essere una meta indicata per praticare escursioni e arrampicate, e per scattare delle foto. Però è comunque consigliabile effettuare tali escursioni e arrampicate con l’ausilio di una guida esperta.
Infine, il Deserto blu di Sharm el Sheikh riserva un ultimo spettacolo al suo visitatore: è la secca, che si staglia contro il cielo, anch’esso di un blu particolarmente intenso, del cielo della penisola del Sinai, in Egitto.
Fonte immagine: flickr.com/photos/robgra