L’oasi di Ein Khudra a Sharm el Sheikh, in Egitto
Uno spiraglio di verde nel panorama brullo e selvaggio della penisola del Sinai: l’oasi di Ein Khudra nei pressi di Sharm el Sheikh, in Egitto, è proprio questo. Un luogo che ricava la sua bellezza dal contrasto tra questi due aspetti.
Il suo nome significa, non a caso, “oasi verde”: Ein Khudra si trova quasi nascosta tra colline giallastre, tipiche dell’entroterra di Sharm el Sheikh; e in un luogo così desertico zampillano all’improvviso sorgenti di acqua dolce, intorno alle quali sono cresciute rigogliose le palme da dattero.
Quest’oasi ha avuto nei secoli una grande importanza: infatti, nel territorio dell’Egitto, i pellegrini che viaggiavano alla volta del monastero di santa Caterina trovavano qui un luogo e un momento dove potersi affrancare dalla fatica del viaggio e soprattutto dove potersi rifornire di acqua. Inoltre le tracce lasciate sulla cosiddetta Roccia delle iscrizioni testimoniano che per quest’oasi transitarono anche nabetani e greci, romani e bizantini durante il periodo delle Crociate.
Infine, nei pressi dell’oasi di Ein Khudra a Sharm el Sheikh, si trova un altro degli spettacoli naturali offerti dall’Egitto: è il cosiddetto Deserto bianco, un canyon il cui nome deriva proprio dalla colorazione bianca delle sue formazioni rocciose.
Fonte immagine: flickr.com/photos/lee_horrocks